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Sbc Digital Italia, online e live sempre più vicini nel poker del futuro

29 luglio 2021 - 11:40

A Sbc Digital Italia, dal panel 'Poker (a)live in Italy' emerge la voglia degli operatori di rilanciare, valorizzando la sinergia fra brand online e dal vivo.

Scritto da Redazione
Sbc Digital Italia, online e live sempre più vicini nel poker del futuro

L'anno e mezzo di pandemia ha due colori per il poker: più luminoso per l'online che è cresciuto esponenzialmente fra 2020 e 2021, più fosco per il live,che comunque ha tenuto botta ed è pronto a rilanciare e tornare più vivo che mai.

 

Questi i temi che sono emersi nel corso del panel “Poker (a)live in Italy” tenutosi oggi, 29 luglio, nell'ambito di Sbc Digital Italia, il nuovo evento di riferimento per l'industria del gioco e delle scommesse, organizzato da Sbc e Gioco News, nella seconda giornata della conferenza ed esposizione online.

 

A confrontarsi Carlo Cavaliere, Head of Poker, Casinò & Bingo Networks – .Eu iPoker Director di Playtech e Simone Ricci, International Marketing Advisor di Caesars Entertainment, con la moderazione di Cesare Antonini, Product Manager di GiocoNewsPoker.it, che in apertura di panel ha presentato i dati sulla situazione del comparto negli ultimi mesi, con delle percentuali che ben illustrano l'evoluzione del gioco online a cavallo della pandemia.

Se a gennaio 2020 il poker registra un 7 percento di mercato totale, passando al 20 percento di aprile 2020 fino al 5 percento del gennaio 2021. Proprio ad aprile 2020 si è assistito al vero boom del poker online: i tornei passavano da una raccolta di 172,5 milioni di euro a 222,3 milioni, mentre per il cash game assistevamo ad una crescita da 340,7 milioni a 393,3 milioni di euro. Ad aprile 2021 il poker online in entrambe le versioni (torneo e cash) ha segnato un vistoso calo, con una spesa, di quasi il 50 percento rispetto allo scorso anno con un dato di per 10,5 milioni contro i 20,6 dell’anno precedente. Mentre il poker cash che, con una spesa di 6,5 milioni di euro, ha avuto un calo rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, del 45 percento.
 
Ma questi dati non impensieriscono, ma anzi, motivano ancora di più i protagonisti del panel.
Per Carlo Cavaliere (iPoker/Playtech) “è innegabile che la pandemia abbia dato una mano al poker online in termini di liquidità. È cresciuto in maniera esponenziale da aprile-maggio 2020 ed ora sta tornando alla normalità. Il mercato ne ha beneficiato molto, anche il resto si è ingrandito, basta guardare ai numeri del casinò; anche questo 5 percento di quota di mercato registrato a gennaio 2021 non è un cattivo numero, a giugno durante gli Europei e anche ora, a luglio, stiamo facendo meglio del 2020, centrando un risultato piuttosto importante.
Ovviamente chi ne ha risentito di più sono i satelliti per gli eventi live, ciò che è legato al mondo del live.
Abbiamo aumentato la liquidità in modo esponenziale sui twister, e lo stesso per i tornei garantiti, facciamo delle series da 500mila euro e durante la pandemia abbiamo offerto fino a 2 milioni di euro.
Tutto ciò è dovuto specialmente all'aumento della digitalizzazione legata al Covid, un fatto che si vede in tutti i settori, ad esempio in quello dei pagamenti, ma anche in altri servizi.
I numeri sono buoni anche ora: certo, non torneremo ad aprile 2020, ma si tratta di una caso eccezionale che spero non si ripeta perché vorrei finirla con la pandemia a tutti i livelli, ma per proseguire con questo trend bisogna tenere d'occhio i giocatori occasionali, l'integrazione fra clienti e client, e l'innovazione”.
 
A tracciare un bilancio sull'anno e mezzo alle nostre spalle interviene Simone Ricci, International Marketing Advisor di Caesars Entertainment che dice la sua sul mercato live, il più penalizzato dalla pandemia. “Ma abbiamo sfruttato le opportunità che ne sono nate, e le abbiamo colte bene, abbiamo portato il primo brand del poker live sull'online. Il poker online è sempre esistito, ha avuto un boom con la pandemia ed è stato un grande successo far rivivere il nostro brand online, dando ai giocatori qualcosa di simile al live per tenere viva la community.
L'esplosione del poker online aiuta il live, avvicinando qualche giocatore occasionale, che si appassiona, poi magari va a provare tornei live; è un modo per conoscere persone e posti nuovi.
Noi ad oggi abbiamo iniziato con l'Ipo, andremo in Liechtenstein fra un mese, ed è fondamentale per la comunicazione del comparto dire che il poker live è vivo, che si aiuterà con l'online, rispettando il decreto dignità, avere accanto un brand come 888 e sicuramente è un fatto di soddisfazione per il management di Ipo.
Anche altri brand hanno traslato tutto online l'anno scorso e oggi continuano a fare le series online con i braccialetti, ciò vuol dire che in ottica futura l'ibrido online e live può essere una chiave di successo per le room online e che si affiancano anche al live
un brand live che organizza eventi internazionali collaborando con un brand online è una scelta win win”.
 
Nella seconda parte del panel Cavaliere ricorda come in iPoker si stia “ragionando per creare eventi live e presto si cercherà di fare qualcosa. Le collaborazioni fra live e online saranno sempre più importanti e le aziende online avranno sbocco naturale nei tornei live”.
Per l'Head of Poker, Casinò & Bingo Networks – .Eu per il futuro il fulcro di tutto è “acquisire giocatori occasionali, farli divertire. Noi abbiamo rifatto il client nel 2020, da 62 mesi di fila facciamo il meglio del mercato, raggiungendo il 32,2 percento, ma rifaremo il client perché c'è sempre da migliorare. Poi, ad esempio, abbiamo messo le emoji animate al posto delle chat - spesso usate in modo improprio – e sono molto apprezzate dai giocatori. Ci sono molte piccole cose da fare, prendere il meglio che c'è stato nella storia del poker e renderlo attuale è la nostra missione. Per ora il lavoro sta pagando e stiamo facendo bene in tutti i mercati: siamo il terzo operatore più grosso in Francia, in Spagna abbiamo il 20 percento di quote di mercato, e stiamo cercando di non sederci sugli allori ma di continuare a spingere”.
 
Ricci invece ricorda che nel 2015, quando “con Wsop avevamo lanciato il poker online negli Stati Uniti è stata fatta una bella innovazione, autorizzando i giocatori ad usare il telefono al tavolo, creando di fatto un ibrido al 100 percento: mentre giocavi live giocavi per braccialetto online su un altro evento. Qualcosa che si può ricreare, basta attenersi alle legislazioni del proprio Paese”.
Ma per l'innovazione del comparto non è detto che si debba puntare per forza sull'ibrido. “Bisogna innanzitutto uscire dal solito format di 90 minuti freezout multi-re-entry: puoi portare novità dal punto di vista delle strutture di gioco, ad esempio negli Usa ci sono format molto veloci 50-50 e uno su due va a premi. Si può fare innovazione su nuove forme di gioco e non per forza per sfruttare un altro strumento”.
 
Nella terza parte del panel, Cavaliere torna sulla necessità di continuare ad innovare. “Chi ci è riuscita ai tempi è stata Winamax con il lancio dei twister, ha rivoluzionato il mercato, poi ci sono altri che stanno facendo bene ed elaborando nuovi formati. Lo faremo anche noi, forti di un team che si è impegnato e ha sperimentato, vedremo come andrà”.
Altro tema importante è il mobile, che “sta diventando la presenza dominante in tutti i prodotti, non solo sul poker, oltre il 50 percento dei nostri giocatori si registra in giochi mobile, abbiamo creato diversi client e tutti si sposano con l'idea di giocatori occasionali che si possono collegare anche 5-10 minuti”.
Senza dimenticare lo spettro dei siti illegali: “In Italia spesso il giocatore non capisce se sta su un sito legale o illegale, magari gioca male e poi non torna più all'online. A loro dico: se andate su quelli legali funziona, vi pagano, e ricordate che è un gioco di abilità, ma è anche una questione di fortuna”.
 
Anche per Ricci il mobile “è fondamentale nel wallet di una poker room che vuole offrire giochi a 360 gradi”.
Quanto all'immediato futuro, “se la pandemia dovesse finire si può cercare di avvicinare altre persone o aziende che sono nel mondo degli sports, degli energy drink o altro, e offrire un pacchetto appetibile, visti i grandi numeri. Solo con l'Ipo facciamo mille entries uniche a San Marino.
Il decreto Dignità non permette di fare comunicazione a 360 gradi ma si può comunicare in altri modi, indirettamente; non è facile, considerando che tante aziende vedono il mondo del gioco in modo negativo, anche se non lo è.
Bisogna continuare a dare una visione positiva del poker, e comunicare che è un gioco legale, responsabile e sicuro, per tutti”.
 
Infine, gli auspici e le prospettive per il poker nel 2022.
Cavaliere vede un “poker vivo, anzi vivissimo, più forte del 2021. Avevo ipotizzato un crollo delle revenues ma già a luglio riusciamo a fare un Ggr maggiore di luglio 2020. Voglio essere positivo e voglio vedere un 2022 con iPoker che 'si attacca' a Pokerstars in termini di quote di mercato. Voglio un 2022 senza Covid, e che tutto torni a brillare”.
 
Ricci auspica un anno con “tanti eventi live, con il supporto dell'online non solo dal punto di vista di satelliti e sponsorizzazioni ma anche con dei contributi di strutture per creare qualcosa di nuovo per i giocatori.
Vedo il poker vivo come l'ho visto a San Marino, con la gente che viene a giocare senza paura né remore, ma con il desiderio di tornare a far parte di una community. Al netto della pandemia, il 2022 lo vedo come un anno in grande ripresa”.

L'intervento di Maurizio Guerra, Head of gaming di Microgame

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