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Le tasse sul main Wsop? Sarebbero meno pesanti di quello che pensiamo

17 luglio 2018 - 10:31

Le tasse delle vincite al final table del main event Wsop e la possibilità di ammortizzarle: i players stangati meno di quello che pensiamo. 

Scritto da Cesare Antonini

Las Vegas - Come ogni anno eccoci a fare “di conto” con i pesanti prelievi erariali che i vari Stati Usa e di altri Paesi nel mondo, applicano alle tasse sul gioco. L’Italia, al momento, potrebbe essere addirittura privilegiata da una serie di precedenti in sede di giudizio presso le commissioni tributarie (specie in quella laziale) e pagare importi davvero minimi anche se ancora non si ha la certezza raggiunta dopo gli anni intensi di lotta all’iniqua Operazione “All in” dell’Agenzia delle Entrate.

Partiamo, però, dagli Usa. Se il prelievo erariale di John Cynn sembra da incubo (parliamo dell’Indiana): un bel 43,87% in meno pari a circa oltre 3,8 milioni su 8,8 vinti. Oppure Nicolas Manion che dovrebbe pagare 43,09%, 1,2 milioni su 2,8. Oppure Alex Linske, l’australiano, che pagherà 44,42%. Equo il prelievo dell’ucraino Metalidi che potrebbe accontentarsi serenamente di un 19,50% di tasse.

Ci siamo, però, posti alcune domande cui abbiamo trovato risposte rassicuranti da varie fonti qui a Las Vegas. Possibile che si arrivi a pagare tutto questo ammontare di tasse? In realtà qualche escamotage c’è. La media, tranquilliziamoci subito, dovrebbe essere intorno al 20-25%.

Ma come arrivarci? Pare che l’erario Usa (e anche quello australiano) accetti in detrazione molte spese e anche i buy in. Sembra siano contemplate anche le perdite cash game, molto più difficilmente verificabili da parte dei funzionari che accertano queste top vincite. Insomma, senza gabbare spudoratamente il Fisco qualche limatura importante alle aliquote in questione si può dare. Tante altre spese sono anche deducibili. Spesso non è facilissimo tagliare 1 milione o 2 milioni da quelli che dovrebbero andare allo Stato ma sapere già che qualche contromisura è possibile, toglie molti patemi ai players che sono a rischio mazzata dall’erario.
Parlavamo dell’Italia. Prendete col beneficio del dubbio queste affermazioni e, ovviamente, rivolgetevi ad un consulente fiscale per essere sicurissimi, ma il nostro Paese, se è sempre valido il principio che vieta la doppia imposizione fiscale (ed è valido in Ue come a livello internazionale), dovrebbe essere immune anche dalla applicazione delle due aliquote per le vincite in Usa. Un noto player ha anche vinto un ricorso a Roma. Insomma, non è ancora acclarato come per lo Spazio Economico Europeo ma siam lì.
Rinunciare al main event delle Wsop? Se si hanno le possibilità è dura. Per le tasse? Niente paura, il Fisco può anche addolcire il suo colpo.
 
 
La tabella riassuntiva
Player Montepremi Lordo Montepremi Netto % tasse
John Cynn $8.800.000 $4.939.817 -43.87% 
Tony Miles $5.000.000 $3.060.659 -38.79%
Michael Dyer $3.750.000 $2.300.725 -38.65%
Nicolas Manion $2.825.000 $1.607.677 -43.09%
Joe Cada $2.150.000 $1.277.365 -40.59%
Aram Zobia $1.800.000 $1.078.179 -40.10%
Artem Metalidi $1.250.000 $1.006.250 -19.50%
Alex Lynske $1.500.000 $833.704 -44.42%
Antoine Labat $1.000.000 $567.426 -43.26%
Totale $28.075.000 $16.871.802 -39.90%

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