Dario Sammartino nono al Poker Players Championship, out anche Ivey, comanda Arieh

Finiamo noni, una posizione appena dietro a Phil Ivey che non rispetta le grandi prestazioni del gioco spettacolare che l’ha portato a comandare il count per due giorni consecutivi. Per Phil 124mila dollari, per Dario Sammartino lo “scalino” sotto, quello da 93.764 bigliettoni e comunque l’ennesima prova di un player che con pochissime “mani” rispetto al field del Poker Players Championship, ha ottenuto una capacità d’adattamento pazzesca riuscendo anche a dominare in alcuni tratti del torneo, giocatori storici di questo torneo e dei mixed game. C’aveva detto che il field era il più duro della storia e così era ma che si stava divertendo tantissimo. Ed è proprio questo il suo segreto: lo stimolo del challenge, della sfida, che lo porta a competere con grandissima concentrazione e ambizione in queste partite complicatissime.

Arriviamo quindi al final table da nove e il field si riduce ad appena sei players dai 74 iscritti che hanno generato una prima moneta di  $ 1,099,311 ma anche il Chip Reese Memorial Trophy.

Josh Arieh è in testa con 6.220.000 chips che, rispetto a Phil Ivey, ha mantenuto le promesse del suo ottimo gioco. . Sessione da dimenticare, invece, per Ivey al tavolo da gioco. Mentre a rimpinguare lo stack di Arieh è stato proprio il nostro Dario in una mano di Pot Limit Omaha.

A sbollare il tv table è stato Davi Oppenheim in un 3way pot nell’Omaha Hi Lo e una scala reale degli avversari.

L'eliminazione di Oppenheim ha portato il Day 4 alla sua conclusione e gli ultimi sei giocatori continueranno a giocare Razz per altri 57 minuti al livello 22 con blind 100.000 / 200.000.