Dario Sammartino tra gli ultimi 5 poker players che sognano il titolo di campione del mondo

“Ci credo tantissimo, ci credo ancora tanto e se le cose vanno bene devono temermi”. E’ il primo commento a caldo di Dario Sammartino che entra nel Day9 del main event delle World Series of Poker a cinque players left con poco meno di 15X al cambio livello 800K/1,6M alla ripresa dell’action di domani. Abbiamo 23,1 milioni e “un sogno nel cuore”, come cantava un rail azzurro meraviglioso. Tutti a inneggiare “Super Dario” che era carichissimo al tavolo e, con un’eleganza che ha ricordato il mitico smoking di Alessio Isaia ad un Wpt di tanti anni fa, si è messo persino a fare il direttore d’orchestra in piena diretta streaming Espn con l’America di fronte. 

Purtroppo le carte non ci hanno sostenuto e Dario ha spesso dovuto passare e mettere sotto o schivare situazioni pericolose come quella in cui spilla una coppia di 8 ma trova Livingston e Gates rispettivamente con QQ e TT. Addirittura la 3bet lunga a 13,3 milioni di Gates fa passare le dame al canadese con l’americano che punta dritto verso l’iraniano-tedesco Hossein Ensan. Ben 171,7 milioni per Gates e 207,7 per Ensan con gli altri a cercare di ricostruire uno stack importante. Kevin Maahs a 66,5 milioni, Alex Kingston a 45,8 e poi c’è Dario a 23,1. 

Siamo d’accordo con Dario: dobbiamo crederci. Ma si deve invertire un po’ la varianza visto che Sammartino non è riuscito a forzare, a fare action, a bluffare e a tirare fuori quella edge che ha rispetto agli altri componenti del final table. Sì qualche mano uncontested e qualche piatto vinto ma niente che poteva cambiare il corso della sua storia. 

Intanto ne sono usciti quattro e anche velocemente dando l’opportunità a Sammartino di non dimezzare il suo stack: se le cose fossero andate per le lunghe, Dario avrebbe dovuto rischiare di più ma Milos Skrbic, Timothy Su, Nick Marchington e Zhen Cai sono out e, intanto i premi crescono e il quinto classificato si aggiudicherà 2,2 milioni di dollari.